IL CASO LaC/5 – I giornalisti lacnews24: «Nessuna censura o condizionamento nel nostro lavoro»

L’indagine della Questura di Vibo Valentia sulle presunte intercettazioni dei giornalisti di Lacnews24 che potrete leggere (qui) ha innescato, come prevedibile, anche un’attenzione mediatica determinata dalle esternazioni di alcuni dei protagonisti e dalle reazioni della stessa azienda editoriale. “La Novità online” considerato l’attenzione e la delicatezza della vicenda ha deciso di realizzare un longform nel quale daremo evidenza alle posizioni dei protagonisti della vicenda, ai commenti e alle opinioni e, chiaramente agli aggiornamenti”.

Intervengono con un documento i giornalisti del gruppo editoriale Diemmecom:

«Nessuna censura o condizionamento nel nostro lavoro»

I giornalisti di LaC News24, IlReggino, IlVibonese, Cosenza Channel e Catanzaro Channel: «Il nostro unico fine è informare i lettori con onestà, indipendenza e autonomia»

Abbiamo appreso dell’inchiesta aperta dalla Procura di Vibo Valentia e dell’esecuzione di due provvedimenti giudiziari nei confronti di Diemmecom. Abbiamo altresì letto articoli di stampa, secondo cui il lavoro svolto dai giornalisti di LaC sarebbe viziato da condizionamenti o ancor peggio da censure. L’intero corpo redazionale smentisce e respinge con fermezza simili fantasiose ricostruzioni. Illazioni che non trovano alcun riscontro nella realtà. Abbiamo sempre svolto e continueremo sempre a svolgere il nostro lavoro nel rispetto delle regole deontologiche, perseguendo come unico fine quello di informare i nostri lettori, liberi da qualsiasi condizionamento interno o esterno. Attività sempre improntata al rispetto della nostra dignità e di quella di chi sceglie di leggerci. Da onestà, indipendenza e autonomia.

Giornalisti gruppo Diemmecom

LaC News24

IlReggino

IlVibonese

Cosenza Channel

Catanzaro Channel

IlVibonese

Cosenza Channel

Catanzaro Channel

Fonte: lanovitaonline.it

Vibo Valentia, terremoto in un gruppo editoriale: accuse di frode e intercettazioni illegali

Sequestrati oltre 26.000 euro a un’importante società editoriale vibonese: indebita percezione di erogazioni statali e installazione di apparecchiature per intercettazioni tra le accuse contestate

 

La Procura della Repubblica di Vibo Valentia ha acceso i riflettori su un gruppo editoriale di spicco nel panorama vibonese. Le accuse sollevate dalla D.I.G.O.S., che includono la percezione indebita di fondi statali e l’installazione di sistemi per captare illegalmente comunicazioni tra i dipendenti, gettano ombre pesanti su una realtà editoriale di riferimento per il territorio. L’inchiesta, culminata in un sequestro preventivo per equivalente e in perquisizioni nelle sedi aziendali, potrebbe aprire scenari inquietanti nel settore dell’informazione locale.

QUESTURA DI VIBO VALENTIA – COMUNICATO STAMPA

Vibo Valentia – eseguito dalla Polizia di Stato sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente nei confronti dei titolari di una società di editoria multimediale

Nella mattinata odierna la Polizia di Stato, all’esito di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia e condotte dalla D.I.G.O.S. della Questura, con il supporto degli agenti della Squadra Mobile e della Divisione Anticrimine, ha dato esecuzione alla misura cautelare reale del sequestro preventivo per un valore di circa € 26.300,00, emessa dal G.I.P. di Vibo Valentia, nei confronti di due soggetti, con le cariche di amministratore unico ed institore di una società editoriale multimediale, attiva nel settore dell’informazione e della comunicazione  operante nel Vibonese.

Gli indagati dovranno rispondere dei reati di indebita percezione di erogazioni a danni dello Stato e di installazione di apparecchiature atte ad intercettare comunicazioni tra altre persone.

L’attività di indagine ha tratto origine dalle dichiarazioni rese da alcuni giornalisti, dipendenti della citata società, i quali avevano riferito che l’editore aveva installato, in prossimità delle postazioni di lavoro dei giornalisti, delle telecamere munite di microfono al fine di captare le comunicazioni che avvenivano in prossimità delle postazioni di lavoro. Gli stessi avevano, inoltre, rappresentato come il richiamato editore avesse, altresì, fittiziamente ridotto l’orario di lavoro dei dipendenti del 30% ricorrendo alla cassa integrazione guadagni, per scaricare parte dei costi del lavoro sul suddetto istituto, nonostante – di fatto – fosse stato mantenuto dai lavoratori interessati il consueto orario di lavoro.

I conseguenziali approfondimenti investigativi, svolti dagli agenti della D.I.G.O.S. sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, hanno consentito, attraverso l’escussione di ulteriori giornalisti (alcuni dei quali attualmente in servizio presso altre testate giornalistiche), di lavoratori impiegati presso la suddetta società con mansioni diverse, nonché attraverso l’analisi della documentazione acquisita presso l’INPS, di riscontrare quanto dichiarato dai denuncianti, attestando come l’editore avesse effettivamente posto in essere una contrazione non veritiera dell’orario di lavoro, conseguendo un indebito risparmio di spesa equivalente alla mancata corresponsione della parte di salario coperta dall’ammortizzatore sociale, corrisposta direttamente dall’INPS ai lavoratori e non dal datore di lavoro, per un totale di circa € 26.300,00.

Quanto sopra è stato rassegnato alla competente A.G. che ha richiesto ed ottenuto dal G.I.P. di Vibo Valentia il provvedimento cautelare reale del sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente cui si è dato esecuzione nella mattinata odierna congelando l’importo della somma indebitamente percepita dai conti correnti degli indagati.

Contestualmente si è dato, altresì, esecuzione al decreto di perquisizione emesso dal P.M. titolare del fascicolo processuale volto al rinvenimento e conseguente sequestro delle apparecchiature di videosorveglianza e archiviazione di dati presso le sedi della società in argomento.

Si specifica, infine, che i provvedimenti adottati in fase investigativa e/o dibattimentale non implicano alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini ovvero imputati e che le informazioni sul procedimento penale in corso sono fornite in modo da chiarire la fase in cui il procedimento pende e da assicurare, in ogni caso, il diritto della persona sottoposta ad indagini e dell’imputato a non essere indicati come colpevoli fino a quando la colpevolezza non è stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.

Vibo Valentia, 21.11.2024

Fonte: lanovitaonline.it

Nasce DIEMMECOM, nuova società editoriale del Gruppo Pubbliemme-LaC

Maria Grazia Falduto, direttore editoriale del network LaC, annuncia la nascita della nuova iniziativa editoriale. Prosegue l’impegno assunto da Domenico Maduli cinque anni fa con l’acquisizione di Rete Kalabria, per un’informazione rigorosa, attenta al territorio e civilmente impegnata

 

«Che la vera sfida non sia crescere ma consolidare, è una delle leggi non scritte ma più note dell’economia. E questo è tanto più vero nel nostro Mezzogiorno, dove fare impresa è più difficile. Qui le aziende che crescono devono difendersi ed agire. Noi lo stiamo facendo». Maria Grazia Falduto, direttore generale del Gruppo Pubbliemme e direttore editoriale del network LaC, hub di comunicazione crossmediale attivo in Italia e all’estero, costituisce una voce autorevole, seppur critica, del management regionale. È sua la premessa analitica con la quale annuncia la metamorfosi in atto che sta interessando il Gruppo Pubbliemme, impegnato nella generazione di una nuova società editoriale: Diemmecom«Dietro la nuova società editoriale c’è un solido piano industriale – commenta il direttore generale -, che mira ad un’integrazione efficiente delle strutture e dei diversi settori del Gruppoinformazione, pubblicità, produzioni televisive, amministrazione e finanza, formazione, presenza all’estero e in particolare in Europa». 

Unico polo editoriale

Prosegue dunque  l’impegno assunto da Domenico Maduli 5 anni fa con l’acquisizione di RK, per un’informazione rigorosa, attenta al territorio, civilmente impegnata. Una scelta di opportunità ed un obbligo di coerenza. Diemmecom editerà le attività di comunicazione del network LaCDue gli obiettivi: il primo, far convergere le testate in un’unica direzione editoriale. Il secondo, coordinarne il posizionamento all’interno del network, organizzandone coerentemente le attività: dalla comunicazione iperterritoriale a quella regionale, nazionale, europea. Diemmecom è un contenitore che non intende semplicemente sostituire la storica emittente rilevata nel 2013 dall’editore Domenico Maduli, presidente del Gruppo: bensì, si caratterizza come organismo societario ridefinito, progettato per sostenerne tutte le azioni future.

Una crescita consolidata

«Le ultime performance fatte registrare da Pubbliemme e network LaC sono stati tali da imporci un improrogabile “scatto di crescita” – ha proseguito la manager -. Un’azienda è paragonabile ad un organismo: e se in natura la crescita viaggia di pari passo con il rafforzamento, anche una struttura societaria deve rispondere all’espansione con l’ammodernamento». (In foto: Maria Grazia Falduto)

La nuova società

Il 9 ottobre un’assemblea societaria straordinaria ha archiviato Rete Kalabria, e dato il via a nuovo statuto, cambio di nome, aumento di capitale. «Già l’aumento di capitale, di per sé, rappresenta un segnale forte – ha concluso il direttore generale -. E l’ammodernamento dello Statuto garantirà maggiore dinamicità a tutti i settori».

L’informazione

Con la nascita di Diemmecom il Gruppo ha ridefinito il profilo societario, ed ha risposto alle sollecitazioni derivanti dall’incremento esponenziale della divisione “comunicazione” ovvero del network LaC (lacnetwork.it): dal digitale terrestre, con le emittenti lactv.it e il Vibonese Tv, alle testate on line (lacnews24.it, ilvibonese.it e l’ultimo nato ilreggino.it), passando per lacairport.it, i canali social, il portale laceuropa.it, oltre all’attività di formazione che passerà da lacschool.it.

Responsabilità e polso fermo

La rivoluzione che investirà nei mesi a venire il settore delle trasmissioni, ad iniziare dall’avvento del 5G, è stata determinante per la creazione del nuovo soggetto societario, che dovrà traghettare il network attraverso sfide impegnative.

Il Vibonese raddoppia e sbarca in Tv: una nuova emittente per raccontare il territorio

On air sul 199 del digitale terrestre, Il Vibonese TV rilancerà i punti di forza della nostra testata on line dando spazio a informazione, approfondimenti, cultura, eventi e identità

Il Vibonese raddoppia. E lo fa conquistando anche l’etere. Il Gruppo Pubbliemme si dota di una nuova componente strategica, destinata a rafforzare ulteriormente la sua leadership territoriale e ad aggiungersi agli altri canali televisivi del network LaC: Il Vibonese TV, pensato per riverberare sulla Tv, in provincia di Vibo Valentia ma anche di tutta la Calabria, i temi, il taglio giornalistico, i punti di forza, la fidelizzazione e l’affidabilità che la testata omonima diretta da Stefano Mandarano e di proprietà del Gruppo ha conquistato, mantenuto e rinforzato in tutti questi anni.

Un investimento al servizio del territorio. Ad illustrare l’ultimo (in ordine di tempo) ed importante investimento effettuato dall’hub di comunicazione e media, è Maria Grazia Falduto, che al ruolo di direttore generale del gruppo affianca quello di direttore editoriale. «Con questa operazion, si compie un deciso passo avanti nella direzione del servizio all’informazione ed all’approfondimento – dichiara la manager -. E lo facciamo con un investimento pensato per rinsaldare il legame che unisce l’azienda, tramite la nostra storica testata “Il Vibonese”, al territorio che la vede protagonista. Al di là dello sforzo economico che il gruppo è chiamato a sostenere, dotarsi oggi di un nuovo canale significa soprattutto dar vita ad una nuova struttura dell’offerta, volta al rafforzamento del comparto più autorevole ed identitario: quello delle news e dell’approfondimento. Grazie a Il Vibonese Tv, lo spettatore potrà contare su un’esperienza di visione ricca, immediata e completa. Pubbliemme si rafforza: e lo fa per testimoniare l’amore, la passione e l’impegno che l’azienda pone al servizio di un territorio. La nostra provincia vuole, e deve, essere raccontata come merita, con autorevolezza e competenza. Per questo – chiosa il direttore editoriale – abbiamo pensato ad una televisione h24 che si occuperà di territorio ed identità, creando un coinvolgimento ed una vicinanza profondi».

Cresce l’offerta televisiva. In sostanza, con Il Vibonese Tv, il gruppo crea uno dei primi canali tematici pensati per agire in profondità, scendere nel dettaglio del luogo e del suo ambiente, dare voce ad ogni protagonista della comunità, dal più valente al più fragile, ed esaltare il “genius loci”. E lo fa, capitalizzando in termini di offerta televisiva itanti punti di forza che l’omonima testata on line ha posto in essere da anni sul web: su tutti, la territorialità e l’affidabilità. Ecco perché i suoi punti cardine saranno qualità dell’approfondimento, ricerca del dialogo e feedback con i telespettatori, oltre allasinergia costante e reciproca con la testata on line. Stefano Mandarano, chiamato a guidare questa nuova sfida, parla del compito che lo attende. «È la dimostrazione tangibile – dichiara il direttore – di come l’azienda creda nel progetto. La nostra è una testata che in poco tempo ha conosciuto on line una crescita esponenziale, affermandosi come punto di riferimento nell’informazione locale e non solo. Oggi, siamo chiamati ad una nuova sfida: portare il modello de Il Vibonese, basato su prossimità, tempestività e approfondimento dei fatti – rivelatosi vincente – su un nuovo mezzo, Il Vibonese Tv, senza che questo ne snaturi l’approccio, ma anzi arricchendo l’informazione di contenuti e significati».

La proposta. «Quello che andremo a proporre tramite la nuova emittente sarà il rafforzamento dell’identità di testata che ci ha sempre premiato, la formula che in questi anni ha dato ragione alle nostre linee guida – ha proseguito il direttore responsabile, entrando nel merito delle scelte giornalistiche -. La programmazione si calerà fortemente nel contesto provinciale, ma non si caratterizzerà solo come un mero racconto del territorio. Anche sul canale 199 del digitale terrestre continueremo ad occuparci di cronaca ed eventi, senza nascondere le difficoltà e dando spazio alle eccellenze, con il linguaggio chiaro e diretto che, chi ci segue, riconosce ed apprezza. Il valore aggiunto, sarà la possibilità di riconoscersi, interagire, diventare protagonisti. Per questo daremo spazio a storie, personaggi, racconti di vita, ma anche alle segnalazioni dei telespettatori che daranno a tutti la possibilità di denunciare disservizi o raccontare storie belle, condividere esperienze positive, episodi curiosi, fatti degni di nota. Non mancherà ovviamente l’attenzione alla politica – prosegue Mandarano – con spazi dedicati al dibattito sulle elezioni amministrative ormai alle porte, e che coinvolgeranno sia i cittadini del capoluogo che quelli di diversi comuni della provincia. Insomma: la sfida che ci attende è stimolante e impegnativa – ha concluso il direttore – ma siamo pronti ad affrontarla con lo spirito di sempre e con la convinzione che la provincia di Vibo Valentia meriti di essere raccontata con passione e chiarezza».

Tv locali. Calabria: il Gruppo Pubbliemme, proprietario di LaC, vince un bando europeo per comunicare le politiche Ue in tre regioni del Sud e fa partire LaC Europa. Qualche polemica sugli ascolti

Gruppo Pubbliemme

 

Questa volta ci occupiamo del Gruppo Pubbliemme e di LaC Tv, giovane emittente calabrese con sede a Vibo Valentia che in breve si è insediata nelle posizioni di vertice negli ascolti della sua regione; il Gruppo Pubbliemme, la società che appunto possiede il network LaC, è invece una struttura di livello nazionale (la sede centrale è a Roma) che si occupa di comunicazione e pubblicità.
La novità più importante ora è che il Gruppo Pubbliemme è tra i vincitori della ‘call media’ della Direzione Generale Politiche Regionali della Commissione Europea dedicata alla comunicazione delle politiche di coesione. Pubbliemme, impresa leader nei settori outdoor, comunicazione e media, ha elaborato un progetto dal nome programmatico LaC Europa, ottenendo fondi diretti e fiducia accanto ad alcuni dei principali gruppi editoriali europei.
LaC Europa dovrà raccontare l’andamento della spesa comunitaria in tre regioni, la Calabria, la Basilicata e la Sicilia, tra le prime beneficiarie di risorse comunitarie, nei cui singoli territori si andranno ad evidenziare le specificità degli stanziamenti e delle iniziative attuabili tramite fondi comunitari.

Il presidente di Pubbliemme Domenico Maduli ha spiegato la novità con parole chiare e anche (in questo momento) piuttosto ‘controcorrente’: «Non possiamo non dirci profondamente e intimamente europei. La Calabria deve all’Europa molte delle sue chances più nevralgiche. Con lei, sono cresciute aziende e territori. In altre parole: siamo più forti. Non riconoscerlo è da miopi. E miopi, se non deleteri, sono da considerarsi anche i venti antieuropei di matrice populista, i cui criteri di chiusura e rigetto rappresentano, oggi, una delle minacce più serie allo sviluppo del Mezzogiorno.
L’Europa è una risorsa: e proprio per questo, non possiamo permetterci altri errori. Troppi ne abbiamo commessi in passato: anche a livello locale. Questi errori devono servirci da monito ed indicarci la strada per fare di più e fare meglio. In questa direzione, il Gruppo Pubbliemme, tramite il suo network LaC, ha inteso dare un segnale forte. Noi, da anni, facciamo informazione e facciamo sistema: e li facciamo bene. Per questo, abbiamo scelto di investire a Bruxelles».

Tutte le attività previste saranno rafforzate e rilanciate direttamente proprio a Bruxelles, grazie ad un’intensa attività di internazionalizzazione ed all’apertura di nuovi uffici nel cuore dell’Europa. Si andrà dal monitoraggio delle più importanti azioni comunitarie alla cura delle relazioni esterne, dall’organizzazione di eventi ed incontri specifici alle azioni di rafforzamento dei rapporti con l’Unione, con l’intento di perseguire esiti favorevoli sia per la qualità della progettazione relativa alle risorse comunitarie che per il tessuto imprenditoriale del Mezzogiorno.
“I bandi di emanazione diretta della Comunità Europea non sono facili da vincere – avverte Pasquale Motta, direttore di lacnews24.it – . La selezione viene effettuata dalla Commissione Europea e si devono rispettare rigorosi parametri numerici e qualitativi. Insomma, a quel livello, vincono numeri e qualità. A quelle latitudini, infatti, l’intermediazione politica è pari allo zero.
LaC ha vinto confrontandosi e superando competitor di livello europeo. Il nostro network dovrà raccontare l’andamento della spesa comunitaria in tre regioni… Un compito difficile, ma esaltante. Bisognerà infatti, provare a invertire nella gente la percezione negativa del concetto di Europa.

LaC, in fondo, è il paradigma della narrazione che ci accingiamo a fare per conto dell’istituzione Europa. Quando il nostro editore e il suo gruppo hanno rilevato l’azienda editoriale televisiva Rete Kalabria, con relativi debiti e personale, dichiarata fallita poco tempo fa, in molti, nella nostra regione, scommettevano sulla sua rovina. E, invece, dall’ultima e più povera regione d’Europa, in soli 5 anni, è venuto fuori un moderno e innovativo network che oggi è in grado di competere e vincere sui colossi italiani ed europei della comunicazione”.
Il Gruppo Pubbliemme ha iniziato la sua attività nel 2000 ed è cresciuto rapidamente con l’apertura di filiali che gli hanno consentito, già nel 2001, di gestire attività di marketing operativo sull’intero territorio nazionale. Nel 2003, alla luce delle mutate esigenze del mercato, l’agenzia si è riorganizzata nel rapporto con le filiali e punti di riferimento, divenendo un network, con un’unica proprietà della struttura, ma con ogni sede locale in grado di gestire il budget affidato con responsabilità e profitto, nell’ottica del miglior servizio al cliente.

Attualmente il gruppo è diviso in quattro divisioni: la divisione Outdoor, che si occupa di affissioni pubblicitarie; la divisione Marketing, che offre assistenza personalizzata alle aziende nella stesura di piani di comunicazione e servizi di comunicazione avanzata; la divisione Tv & News, che comprende le attività editoriali e di comunicazione web del Gruppo come il network LaC; la divisione Extra, all’interno della quale sono presenti le innovazioni ed i servizi di sperimentazione nel campo della comunicazione messi in atto dal gruppo.
LaC Tv è invece un progetto televisivo giovane e dinamico lanciato dal Gruppo Pubbliemme sul canale 19 del digitale terrestre in Calabria, regione che questo periodico segue con attenzione, e anche sui canali 213, 616, 669, 670 e 671, sulla web tv e sui dispositivi mobili.
Il palinsesto è molto ricco, con in primo piano l’informazione, da quella del mattino all’approfondimento serale, dai grandi dibattiti dei talk allo sport. Cinque le edizioni del tg, che hanno l’obiettivo di aggiornare costantemente sui principali eventi della regione.

Non manca l’intrattenimento e in questo ambito ci piace segnalare ‘Permette Signora?’, appuntamento condotto dal ‘mitico’ Pino Gigliotti, in arte ‘zio Pino’, che gira per i paesi della Calabria intervistando la gente e riscoprendo tradizioni e usanze.
A corredo, fra le altre cose, ci sono anche LaC Radio e ilvibonese.itDirettore responsabile di LaC Tv è Cristina Iannuzzi, condirettore Pietro Comito.
Quanto agli ascolti, LaC Tv è seconda nei contatti Auditel del mese di gennaio 2019, immediatamente a ridosso della primatista Telespazio Tv (nelle posizioni di vertice, con ascolti a loro volta molto alti, ci sono anche VideoCalabria, Calabria Tv e Teleuropa).
E Pasquale Motta, su questo tema, ha voluto puntualizzare alcune interpretazioni dei dati in questione, che avevano tirato in ballo anche la relazione periodica dei dati Agcom: “Il dato interessante in questa fase di affermazione dell’identità della nostra rete (sempre più all news) è quello degli ascolti medi, i quali ci danno a circa 850…
Un altro dato importante che ci preme evidenziare è quello relativo all’informazione, ottenuto soprattutto con il Tg delle 23:00, che risulta essere il più seguito delle varie edizioni, con 8.526 contatti e, in alcuni giorni, con punte di 12.402 contatti”. (M.R. per NL)

Fonte: newslinet